Superficie specifica: implicazioni pratiche
Premessa
La superficie specifica, la sua relazione con il diametro massimo dei granuli e le conseguenze pratiche che ne possono derivare, sono parametri tanto frequenti quanto trascurati. Le note che seguono propongono alcune considerazioni pratiche sullโargomento coadiuvate dai riferi-menti di fisica elementare necessari per valutarne gli aspetti e lโincidenza con i materiali di uso comune in cantiere.
Area superficiale e superficie specifica
Lโarea superficiale di un elemento รจ data dallโarea di ciascun lato, moltiplicata per il numero dei lati, come รจ possibile evincere dallโimmagine semplificata, riferita ad un cubo.
La superficie specifica (talvolta definita anche Area superficiale specifica) รจ lโarea superficiale dei granuli di un determinato materiale, per unitร di massa, generalmente espressa in metri quadrati/grammo (m2/g).
Purtroppo i materiali formati da particelle perfettamente sferiche o perfettamente cubiche sono unโastrazione. Nella realtร , sono spesso presenti deformazioni, porositร , irregolaritร , e cosรฌ via che escludono la geometria classica imponendo il ricorso a tecniche analitiche apposi-tamente ideate, basate sullโassorbimento sperimentale di gas (metodo BET).ย
La relazione generica Superficie specifica/diametro
Lโincremento della superficie specifica, che รจ riferita allโunitร di massa, con il diminuire della dimensione dellโoggetto considerato รจ abbastanza intuitiva.
Nellโimmagine che segue viene proposto lโincremento della superficie specifica, che si verifica con il diminuire della dimensione di elementi cubici ideali:
Un elemento cubico di lato (L) = cm 3, caratterizzato da unโarea superficiale di 9 (cm2) ed una superficie specifica di 54 (cm2); suddiviso in 8 elementi cubici di lato (L) = cm 1,5, ciascuno con area superficiale pari a 2,25 (cm2), acquisisce una superficie specifica pari a 108 (cm2); suddivi-so in 27 elementi cubici di lato (L) = cm 1, ciascuno con area superficiale pari a 2,25 (cm2), acquisisce una superficie specifica pari a 162 (cm2).
La relazione Superficie specifica/diametro nelle miscele edili
Numerose determinazioni, effettuate con il metodo citato (BET) hanno consentito di stabilire una correlazione sufficientemente indicativa fra la superficie specifica ed il diametro medio dei granuli di una miscela:
Implicazioni pratiche della relazione Superficie specifica / diametro
La relazione di cui trattasi, determinante in numerosi settori industriali, riveste un ruolo significativo nelle miscele edili che spaziano dal calcestruzzo, ai betoncini, alle malte tradizionali e speciali, ecc.
Implicazioni nel calcestruzzo
I metodi usuali per determinare la composizione ideale degli aggregati per le miscele di calcestruzzo (Fuller, Bolomey, ecc.) rappresentano unโapplicazione โclassicaโ della relazione superficie specifica/diametro. Lโobiettivo di questi sistemi รจ il conseguimento di miscele in grado di ottimizzare il contributo della pasta di cemento che, come รจ noto, deve rivestire uniformemente i granuli degli aggregati e riempire gli spazi interstiziali.
Lโequilibrata riduzione della superficie specifica e, nello stesso tempo, dei vuoti interstiziali rappresenta la condizione imprescindibile per progettare e confezionare miscele di calcestruzzo con i quantitativi di cemento adeguati per le prestazioni imposte, senza gli eccessi che le incorrettezze โgranulometricheโ potrebbero determinare. Le conseguenze di dosaggi eccessivi di legante comporterebbero infatti criticitร tecniche e prestazionali (ritiro chimico ed igrometrico, calore dโidratazione, ecc.), oltre a costi ingiustificati.
Implicazioni negli interventi sui prodotti edili
A titolo di esempio si prendono in considerazione due differenti prodotti del programma di fornituraย Azichem che prevedono eventuali integrazioni o addizioni, correlabili con gli effetti della superficie specifica.
In entrambi i casi, poichรฉ al prodotto viene affidata una funzione โleganteโ: la malta, nel caso diย Grout 2ย e la soluzione di silicato, nel caso diย Sanaglass. Lโobiettivo รจ comunque il conseguimento di miscele in grado di ottimizzare il contributo del legante, sia in termini di rivesti-mento dei granuli che in ordine al riempimento delle zone interstiziali. ย
Grout 2
Malta antiritiro, reoplastica, colabile, per l'ancoraggio di precisione di macchine operatrici, turbine, laminatoi, carri ponte, ecc. A base di leganti cementizi, agenti superlubrificanti, composti antiritiro, polimeri specifici, aggregati selezionati, filler reattivi superpozzolanici.
Integrazione/addizione prevista: Per elevate sezioni di ancoraggio รจ opportuno addizionare ghiaietto di granulometria mm 6 โ 1.0
Sanaglass
Soluzione legante, vetrificante, densa, sciropposa, di minerali naturali a molecola semplice, per il confezionamento di conglomerati isolanti, a base di farine di sughero naturale, negli inter-venti bioedili e nel restauro di edifici d'epoca e monumentali.
Integrazione/addizione prevista: Per il confezionamento del conglomerato leggero, termo isolante รจ consigliabile utilizzare sughero di tipo naturale, selezionato per ventilazione, bollito, esente da inerti sintetici, caratterizzato da una granulometria di mm 4/8 o mm 8/14, o una miscela fra le due. Il consumo di prodotto di 70/80 kg/m3 รจ da considerarsi indicativo poichรฉ puรฒ aumentare con granulati piรน fini, curve granulometriche discontinue, granulati assorbenti e/o ricchi di parti fini.
Sempre in entrambi i casi lโaddizione e lโintegrazione effettuate non correttamente, in termini dimensionali, possono comportare decadimenti prestazionaliย Grout 2, che vede incrementi della superficie specifica dellโordine del 100%, ย e necessitร , quantitativamente superiori alle ย indicazioni, per il legante rappresentato daย Sanaglass, che vede incrementi dellโordine del 66%.